Sono le stesse domande che, in fondo, si trova ad affrontare chiunque decida di scrivere un libro per ragazzi, ed è proprio questo che loro vogliono sapere.
Antonio Ferrara spiega loro che quando si scrive un libro, lo scrittore esprime le sue scoperte, i suoi sogni, i suoi bisogni, le sue speranze, i suoi desideri, le sue paure e le comunica attraverso la finzione del racconto.
Se non ci fosse nello scrittore questo desiderio di comunicare, terrebbe tutto dentro, scriverebbe un proprio manoscritto, posto nel cassetto e non lo farebbe leggere a nessuno. Tanto meno gli verrebbe l'idea di pubblicarlo. Ogni tanto aprirebbe il cassetto, giusto per complimentarsi con sé stesso.
Invece vuole condividere con gli altri i suoi pensieri, specialmente gli scrittori di libri per bambini scelgono di tornare bambini per donare emozioni, risate, spensieratezza a tutti i loro lettori.
Alla fine dell'incontro Antonio, scusate, Nino, ha sfoderato la sua immancabile penna per gli autografi che i bambini hanno chiesto di fare sui suoi libri, su diari e quaderni, contenti di possedere e sfoggiare l'autografo di un vero “divo vivo” del Libro.
Per fare in modo che l’incontro con i libri e con Antonio Ferrara continui anche su queste pagine, sarebbe bello ricevere i commenti dei ragazzi e degli insegnanti che hanno partecipato alle attività.