Storie a Soqquadro al Festival Volalibro 2014

Festival volalibro 2014Cosa hanno in comune un pittore e uno scrittore? Entrambi, attraverso la propria opera, desiderano comunicare al pubblico il proprio pensiero, il proprio modo di vedere il mondo, i propri dolori, le proprie fragilità e desideri.

Entrambi usano la penna, la matita, il foglio, la tela, quindi un mezzo quasi identico ma differente nell'approccio con l'utente finale dell'opera sia pittorica che letteraria, il laboratorio si innesca in queste due modalità di fare arte, e cerca, insieme ai bambini, di trovare il tratto che li accomuna.

A Noto durante il Festival della cultura per ragazzi, abbiamo proposto il percorso STORIE A SOQQUADRO, leggere un'opera d'arte e trasformarla in un libro illustrato.

I bambini hanno osservato, amato, raccontato, smontato e rimontato il quadro “La Camera” di Van Gogh. Hanno conosciuto l'artista, compreso le sue difficoltà e fatto proprio il messaggio che dal suo quadro né è scaturito.

Su un foglio hanno trasformato, raccontato e trascritto il sentimento affiorato dallo sguardo, della storia nascosta in esso, con l'aiuto ad approcci letterari differenti e metodi di scrittura creativa diversi, dalla poetica immediata dell'haikù, all'anagramma, al racconto della storia in senso lato, fino ad utilizzare semplici giochi con le parole.

Infine hanno smontato e ritagliato più copie del quadro, rielaborandolo per trasformarlo nelle illustrazioni del proprio racconto, creando un dipinti nuovi che raccontano altre storie, altre emozioni nate dalla loro esperienza.

Grazie al Festival Volalibro e alla sua direttrice artistica Corrada Vinci, abbiamo incotrato i bambini delle scuole:

  • II Circolo didattico di Avola
  • I.C. Giovanni Verga di Pachino
  • I.C. B. Vittorini di Avola
  • I.C. Maiore di Noto
  • I.C. Melodia di Noto
  • I.C. Santa Alessandra di Rosolini
  • I.C. De Amicis di Floridia
  • I.C. G. Aurispa di Noto
  • I.C. V. Brancati di Pachino

Tutto il loro lavoro si trasformerà in un libro che presto presenteremo a Noto durante una festa in cui ci ritroveremo insieme con l'arte e la cultura.

Qui sotto intanto due pagine del libro...

Tecnica di scrittura creativa Haiku

abbraccio

Tecnica di scrittura creativa Acrostico

azzurro

 

GALLERY "STORIE A SOQQUADRO"
Festival Volalibro 2014 - Noto (SR)

[LIBRI CONSIGLIATI] >>
La cameretta di Van Gogh

di Margherita Loy e Rosetta Loy
GALLUCCI EDITORE

La cameretta di van goghUn libro che ripercorre la vita e le opere del meraviglioso artista francese attraverso un excursus della sua vita illustrata attraverso le sue opere autobiografiche più famose, dalla casa gialla di Arles, al suo autoritratto, alla sua amicizia e convivenza con l’amico Paul Gauguin, alla sua permanenza in Provenza. Rappresentando la sua cameretta Van Gogh scrive a suo fratello di aver scelto colori che suggeriscano il riposo e il sonno, non a caso l’azzurro è considerato un colore ideale per le stanze da notte, in quanto rilassante e calmante, anche se un po’ malinconico, come era lo stesso Van Gogh.

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Vincent van Gogh.
La storia illustrata dei grandi
protagonisti dell'arte

di Emanuele Del Medico, illustrazioni di G. Enrietto
24 ORE CULTURA

maestri van gogh"Mi chiamo Vincent e sono nato nel 1853 nel paese dei tulipani e dei mulini a vento, l'Olanda, dove il cielo azzurro, il mare blu e le distese di campi in fiore sono un'incredibile tavolozza dei colori della natura. Con la bella stagione la mia pittura si risveglia, in particolare c'è un colore, il giallo. Che mi abbaglia! Giallo sole. Giallo zolfo. Giallo limone. Giallo girasole... Avete mai fatto caso a quanti gialli ci sono nel mondo? Ecco. Allora come si fa a non rimanere affascinati dai girasoli? Secondo me questi fiori rappresentano tutto quello che c'è di più bello nella vita."

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Vincent il matto. Quell'anno con Van Gogh

di Luiz A. Aguiar
GIUNTI

vincent il mattoPer Camille Roulin è impossibile dimenticare l'anno in cui monsieur Van Gogh diventò una presenza fissa in famiglia. Era il 1888, lui aveva undici anni e suo padre, il postino di Arles, lo mandava spesso a casa del pittore per consegnare i pacchi di colori, tele e pennelli in arrivo da Parigi. Stagione dopo stagione, tra battibecchi, scherzi in famiglia, maldicenze di paese, Camille vide quell'uomo sconosciuto e bizzarro fissare nei suoi quadri tutti i colori del Sud: alberi fioriti e girasoli, campi assolati, vigneti e cieli pieni di stelle... E per lui fu come vedere il mondo per la prima volta.

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"Insegnare a vivere. Si tratta di permettere a ciascuno di sviluppare al meglio la propria individualità e il legame con gli altri ma anche di prepararsi ad affrontare le molteplici incertezze e difficoltà del destino umano".

Edgar Morin

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