La tribù del gioco

 

Storie, laboratori e giochi per costruire un mondo migliore

dal 3 al 28 dicembre 2012

 

tribù del gioco 2012

Ritorna a distanza di un anno, presso la Biblioludoteca Le Terre del gioco, la manifestazione ludica “Tribù del Gioco”, un mese dedicato ai giochi di tutti i tipi, colori e dimensioni.

Il gioco, come applicazione di regole per giocare e come sistema mentale teso a rappresentare un modello intorno al quale si sviluppa la cultura.

Infatti seguendo le parole di Huizinga nel suo Homo ludens scopriamo che "La cultura sorge in forma ludica, la cultura è dapprima giocata […] ciò non significa che il gioco muti e si converta in cultura, ma piuttosto che la cultura, nelle sue fasi originarie, porti il carattere di un gioco, venga rappresentata in forme e stati d’animo ludici. "

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Un palco fra i libri

 

Giochiamo e improvvisiamo con le storie

dal 18 settembre al 4 ottobre

 

È organizzato come un grande laboratorio teatrale creativo di un mese e mezzo, che permetterà ai bambini di giocare e comunicare attraverso i propri strumenti espressivi:voce, corpo, emozioni.

Durante il mese si giocherà ad inventare, creare, interpretare! Sarà stimolante, curioso e divertente sperimentarsi e giocare con le storie, la lettura teatrale, il movimento creativo e le improvvisazioni...

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Campus del Ludomastro

 

Un'avventura per campioni di giochi e storie

dal 25 giugno al 27 luglio 2012

 

campus-banner195Il Campus del Ludomastro è pensato come un grande videogioco, ma reale, dove ogni partecipante, con il suo personaggio e la sua squadra, dovrà superare DIECI livelli.

I giocatori dovranno diventare campioni di storie, inventare un gioco, diventare esperti di giochi per la mente, sfidarsi con i LEGO GAMES, scoprire i misteri in città e tanto altro ancora, tra attività di movimento, creative e stimolanti.

Nel nostro Campus abbiamo coinvolto quattro dei migliori autori di libri per ragazzi in Italia, Andrea Valente, Dino Ticli, Antonio Ferrara e Andrea Angiolino.

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Giochi Olimpici

 

Sfidiamoci per creare un mondo migliore e bello

dal 5 al 28 giugno 2012

 

I Giochi olimpici sono un evento sportivo quadriennale che prevede la competizione tra i migliori atleti del mondo in quasi tutte le discipline sportive praticate nei cinque continenti. La bandiera olimpica raffigura cinque anelli intrecciati in campo bianco.

I colori scelti sono presenti nelle bandiere di tutte le nazioni, quindi la loro combinazione simboleggia tutti i Paesi, mentre l'intreccio degli anelli rappresenta l'universalità dello spirito olimpico.

Questa è stata un'opportunità per i bambini di familiarizzare con le Olimpiadi, ma soprattutto di comprendere il vero messaggio di amicizia e di pace che esprimono. Persone che giocano e lavorano insieme in pace e amicizia per creare un mondo migliore e bello.

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Sogni dA MARE

 

Giochi, storie, incontri e poesie aspettando l'estate

 dall'8 maggio all'1 giugno 2012

 

sogni da mareL’idea è nata dal desiderio di realizzare un “laboratorio di scrittura creativa” in forma di POESIA. La proposta è stata ben accettata dalla maggior parte dei bambini, solo qualcuno ha manifestato delle perplessità: “Non sono capace”, “E’ troppo difficile per me”, “Preferisco un laboratorio di movimento”…

Per noi rimaneva importante, che loro si accostassero al linguaggio poetico, come ci si accosta ad
altre forme espressive, senza la pretesa di diventare necessariamente pittori, scrittori o poeti; si è proposto di provare “di metterci tutti in gioco”, perchè nessuno aveva rispost pronte, me compresa.

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Io? Noi! Decidere insieme si può

 

Quando la partecipazione è un diritto

dal 10 al 20 aprile 2012

 

I principi sanciti nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo riguardano tutti gli esseri umani, quale che sia il loro sesso, la loro razza, le loro origini, le loro fedi religiose, la loro età.

Anche i fanciulli quindi, in quanto esseri umani, “dispongono di tali diritti come ogni altra persona; il fanciullo però è sì un essere umano e in quanto tale detentore di tutti i diritti sanciti dai molteplici strumenti internazionali e regionali, ma è indubbiamente un essere umano un po’ speciale, che esiste ed esercita i suoi diritti prevalentemente attraverso e con l’aiuto degli adulti che lo circondano.

La sua particolarità sta proprio nella sua incapacità e nella sua vulnerabilità, caratteristiche che si concretizzano in bisogni particolari, nell’inconsapevolezza delle sue necessità, nell’impossibilità di far valere i suoi diritti: per aiutare il fanciullo a crescere ed accompagnarlo nel suo diritto a diventare uomo, è necessario prevedere una protezione particolare che deve tradursi in un rafforzamento dei diritti umani tradizionali così come nell’affermazione di diritti specifici e propri del suo status.

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Le regole del gioco

 

Impariamo a giocare sul serio

dall'8 al 23 marzo 2012

 

Nell'accezione comune il temine "gioco" si discosta completamente da una qualsiasi connotazione di "serietà".

Se però ci soffermiamo sulla citazione di Montaigne, notiamo come sia sinonimo di azione seria quando ci riferiamo ad un bambino :“i giochi dei bambini non sono dei giochi, bisogna invece valutarli come le loro azioni più serie”, notiamo come sia sinonimo di azione seria quando ci riferiamo ad un bambino.

Ogni bambino gioca naturalmente, perché prova una sensazione di benessere; nulla quindi è tolto all'aspetto ludico in se stesso, ma, anzi, è proprio il piacere intrinseco nel gioco che comporta e favorisce nuove componenti.

Per i bambini, che giocano per divertirsi, non c'è nessuna differenza tra il gioco e ciò che un adulto potrebbe considerare come un lavoro.

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Il sogno di un mestiere

 

Storie e di filastrocche di Gianni Rodari

dal 18 gennaio al 14 febbraio 2012

 

Una selezione di storie e di filastrocche di Gianni Rodari dedicate ai mestieri dell’uomo.

Nel panorama di una letteratura per l’infanzia che parlava ai bambini con toni e temi bamboleggianti e leziosi, Gianni Rodari è stato il primo rivolgersi a quel pubblico proponendo argomenti più seri, dimostrando così il valore che egli stesso dava alle capacità dei bambini di affrontare e comprendere il mondo degli adulti.

Nel caleidoscopio di stagnini, pompieri, muratori, portinaie e bidelli, Rodari racconta il vero volto di chi lavora, di chi si impegna nel suo mestiere, di chi dà ogni giorno il suo contributo – anche piccolo – affinché le cose funzionino, affinché tutti possano godere di un bene comune.

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"Insegnare a vivere. Si tratta di permettere a ciascuno di sviluppare al meglio la propria individualità e il legame con gli altri ma anche di prepararsi ad affrontare le molteplici incertezze e difficoltà del destino umano".

Edgar Morin

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