Il libro? una Festa!"Il libro? Una festa!" Edizione 2015 - con Andrea Valente e Carlo Carzan

Il 13 e 14 maggio si è svolta presso la D.D. R. Pilo, I.C. Politeama-Archimede e I.C. Privitera di Partinico la manifestazione “Il Libro? Una Festa!” 2015 con la presenza ironica, simpatica e a volte irriverente di Andrea Valente e Carlo Carzan.

A conclusione di un percorso che molte insegnanti hanno svolto in classi per avvicinare i bambini e i ragazzi alla lettura e all'amore verso il libro.

Pensiamo che il loro e il nostro percorso verso questo obiettivo non sia stato semplice ma insieme abbiamo cerchiamo di giungere all'obiettivo di creare “Teste ben fatte”, teste che abbiano la capacità di scegliere sempre liberamente, di liberare la loro fantasia, di immaginare il futuro e di realizzare i propri sogni.

animare la lettura rosolino piloAnimare la lettura: “Il grande libro degli Sgnuk” di Guido Sgardoli (incontro con l'autore).

Il libro degli Sgnuk è uno dei primi libri di Guido Sgardoli, è un racconto che si fonda sui tre caratteri fondamentali del comico: di situazione, di azione e di linguaggio.

"Yundig è un ragazzo danese, un po' sovrappeso, affetto ed afflitto da pronuncite e quattrocchite. I suoi squallidi genitori lo deridono e insultano in continuazione e l'unica persona che sembra volergli bene è il nonno, che prematuramente muore trovato dentro il bidone della spazzatura. Dopo questa grave perdita Yunding, a casa del nonno, trova per caso un libro che parla degli Sgnuk: (Perché non possono esistere gli Sgnuk in questo mondo così strano?). Non sono folletti o gnomi o elfi né fantasmi, ma esserini pressoché invisibili e inafferrabili che un po' ricordano gli Sgraffignoli della famosa saga di Mary Norton, capaci di esaudire qualsiasi desiderio! Yundig inizia così una caccia sfrenata e per evitare di essere rinchiuso nella Grande Casa dei Matti deve catturare uno Sgnuk. Riuscirà nella sua impresa? Dipende dal punto di vista, dipende se veramente trovare uno Sgnuk gli cambierà la vita"

Gli alunni delle classi prime medie dell'I.C. Federico II/Archimede dopo aver giocato con il libro alla ricerca del vero significato della parola SGNUK e essersi soffermati a cosa vuol dire Punto di vista; (cosa può cambiare nella vita di ogni giorno: guardare gli avvenimenti, il prossimo, ciò che accade nel mondo da differenti punti di vista).

Hanno incontrato l'autore Guido Sgardoli e gli hanno posto infinite domande sia sul suo lavoro sia sul suo punto di vista:

Raccontaci del tuo mestiere di scrittore, come hai iniziato?
«Io ho sempre amato il disegno e il fumetto fin da piccolissimo. Prima ancora di imparare a scrivere, io disegnavo e molto, Il passo successivo è stato di farmi narratore, per curiosità, per prova. La passione è diventata lavoro una decina d’anni fa, quasi casualmente, ma non ha smesso di essere prima di tutto una grande, sentita passione».
Quale è stato il primo libro che hai letto?
A parte qualche fiaba, di narrativa credo Il Richiamo della Foresta. Al primo colpo avevo già individuato il mio genere: animali, viaggio e avventura. Avevo una decina d’anni. Scrittore e medico veterinario».
È possibile conciliare le due cose?
«Certo, e vorrei continuare così. Se penso alle persone che devono fare per necessità lavori che non amano o che detestano io mi sento doppiamente fortunato. Faccio due lavori - e ancora mi stupisco a chiamarli così perché sono due grandi passioni - e ho l'opportunità di farli entrambi. Una doppia soddisfazione, sono un uomo molto fortunato ».
Qual è l’aggettivo che meglio definisce la tua attività?
«Curiosa e insaziabile. Ci vuole moltissima curiosità per indagare le storie, sia come lettore che come scrittore. La curiosità è l’inesauribile molla che ti spinge a cercare, a non accontentarti, a sperimentare a guardare le cosa da punti di vista differenti, a coglierne i tratti, le flessioni i sentimenti che ti lasciano per farli diventare storie e quindi libri. E dunque è insaziabile».
Leggere fa bene? E perché?
«Forse leggere non salva la vita (però in qualche caso deve averlo pure fatto), ma può dare una mano in molti campi. Anche nella vita di tutti i giorni. Se vogliamo essere liberi, o quantomeno tendere ad esserlo, a ragionare con la nostra testa, dobbiamo avere gli strumenti per decodificare quanto ci accade intorno, per capirlo e interpretarlo. Leggere bene ci aiuta a valutare, a dubitare, a ragionare sulle questioni che viviamo».

 

GALLERY "ANIMARE LA LETTURA"
I.C. Federico II (Archimede) (Palermo)

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animare la lettura rosolino piloAnimare la lettura: “Lucillo Visberghi di colle Ombreggiato” di Guido Sgardoli (incontro con l'autore).

Cos'è una carta geografica? Cosa studia la geografia? Come si realizza un planisfero?

Domande che gli alunni delle terze classi della scuola D.D. Rosolino Pilo di Palermo si pongono e che con la lettura di un libro vengono esplicitate.

Ciò è avvenuto con la lettura del libro “Lucillo Visberghi di colle Ombreggiato” che raccontala storia di un ragazzo che vuole diventare il miglior entomologo, cioè uno studioso di insetti.

Per fare ciò deve andare in giro per il mondo aiutandosi con un planisfero che i bambini hanno realizzato attraverso differenti soluzioni, per scoprire come il mondo può essere osservato da un punto di vista differente.

Andando in giro del mondo con il nostro professore Visberghi hanno conosciuto meravigliosi e inverosimili insetti, hanno imparato perchè tutti gli esseri viventi sono importanti e soprattutto come si possono rispettare e contemporaneamente allontanarli da noi senza danneggiare l'ambiente.

I bambini della terza classe della scuola D.D. Rosolino Pilo di Palermo inoltre hanno potuto incontrare successivamente l'autore e veterinario Guido Sgardoli. A lui hanno fatto tante domande e si è scoperto che guardare il mondo, in particolar modo gli esseri viventi da prospettive differenti, porta a una visione più ampia e libera da stereotipi, parola di veterinario.

 

GALLERY "ANIMARE LA LETTURA"
D.D. Rosolino Pilo (Palermo

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la voce dell'arte infanziaIl laboratorio La voce dell'arte, che si è svolto nei giorni di 28/29/30 gennaio 2014, è un mini percorso che vuole dar voce alle opere d’arte, quadri che all’apparenza potrebbero sembrare muti agli occhi di un bambino delle scuole dell'infanzia, ma che in realtà sono nati per raccontare, cantare e sussurrare una storia.

Il bambino dopo aver ascoltato la storia di Matteo, topolino appassionato d'arte, realizza con metodo "munariano", un piccolo topo che interagirà con due dipinti relativi a Van Gogh e Klimt per poi scoprire che la sua vita cambierà e si tingerà dei colori da pittore.

I bambini, quindi, daranno sfogo alla propria creatività e immaginazione realizzando un dipinto che farà da sfondo alle mille storie che di volta in volta inventerà con il suo piccolo topino.

Durante il percorso si ascolteranno mediante una ascolto cooperativo e rispettoso tutti i bambini che saranno liberi di esporre le loro impressioni, i propri desideri le proprie attitudini, i propri sogni.

GALLERY "LA VOCE DELL'ARTE"
Scuola dell'infanzia

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filalibroDopo lo splendido evento di MusicaStrocca tra le stelle si è voluto dare continuità al percorso intrapreso con alcune scuola di Palermo attraverso il laboratorio Filalibro.

Utilizzando il CD delle filastrocche di Massimiliano Maiucchi, accompagnato dal musicista Alessandro D'Orazi, i bambini hanno realizzato partendo dalle proprie paure ancestrali un personaggio di fantasia chiamato “Cacciapaure” che  riesce a mandare via le paure entrando e uscendo da un libro fantastico.

Il laboratorio ideato dall'artista/illustratore Santo Pappalardo usa materiali semplici quali colla, colori e cartoncini che sapientemente utilizzati dalla fantasiosa attività creativa che possiede ogni bambino sono diventati arte della storia delle loro paure.

GALLERY "FILALIBRO"
Scuola I.C. A. Gentili-Pitrè (Palermo)

 

Scuola Opera Pia Istituto S. Lucia (Palermo)

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la voce dell'arteTutti noi, compresi i bambini se passiamo velocemente davanti a un quadro, non riusciamo a raccoglierne il messaggio ne a scrutarne le sfumature, ma se ci fermiamo un attimo a osservarlo possiamo ascoltarne la voce e le emozioni che l’artista avrebbe voluto trasmettere.

Dietro ogni opera d’arte c’è un messaggio, una storia, parole che solo chi si ferma a guardarle con attenzione può ascoltare. La voce dell’arte è un laboratorio molto attento ai dettagli, è un percorso fatto di riflessioni e valutazioni visive e non; dove i bambini dopo aver ascoltato varie storie su personaggi che scoprono l’arte e cosa voglia dire la parola museo, giocano e si divertono con forme, colori ed emozioni.

I gruppi di lavoro, si sono ritrovati davanti a cinque grandi opere d’arte conosciute e cinque grandi nomi di artisti, hanno imparato ad osservare i dipinti e ne hanno estrapolato i colori, le forme e persino le emozioni.

Con grande stupore, l’attenzione dei particolari, nei bambini spesso è molto più scrupolosa dei grandi. La cosa più interessante è che in tutto il percorso abbiamo utilizzato la metodologia ludica e della narrazione, che sta al centro del metodo di Scuola Ludens, in questo modo i nostri piccoli critici hanno imparato a leggere un’opera d’arte attraverso il gioco.

 

GALLERY "LA VOCE DELL'ARTE"

 

GALLERY "LA VOCE DELL'ARTE"
D.D. Bonagia - Palermo

 

GALLERY "LA VOCE DELL'ARTE"
ICS Alberigo Gentili - Plesso G. Pitré - Palermo

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di tutti i coloriI colori sono parte integrante della vita e della personalità dei bambini, per loro è facile comprenderne il linguaggio, nella loro mente è impossibile immaginare un mondo senza di essi.

Con questo laboratorio composto da giochi, attività manuali, storie colorate e personaggi come il camaleonte che sui colori è specializzato, abbiamo sottolineato l’importanza dei colori nella nostra vita quotidiana.

Abbiamo riflettuto sulle sfumature dei colori e sul messaggio visivo che portano giornalmente ai nostri occhi, toccando le nostre emozioni.

Quanti colori! Quante sfumature ci sono attorno a noi, anche la nostra classe è piena di colori, i cartelloni colorati, le illustrazioni dei libri che guardiamo, gli indumenti che indossiamo, il parco, casa nostra, sembrano tantissimi, e invece abbiamo scoperto con i bambini che tutti i colori hanno origine dai tre colori primari.

Ognuno dei piccoli artisti, ha quindi portato a casa la Stella dei Colori, una bussola per ricordare come si ottengono i colori secondari mischiando i primari.

Un laboratorio che ci ha fatto anche immaginare un mondo senza colori, solo bianco e nero, tutto grigio o tutto rosso; impossibile da accettare! Il mondo è coloratissimo, soprattutto quello dei bambini.

GALLERY "DI TUTTI I COLORI"
Scuola "R. Pilo" Palermo

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Nei giorni scorsi l'autore torinese Pino Pace ha incontrato i bambini e ragazzi delle scuole e delle biblioteche di Palermo e Provincia che gli hanno posto tantissime domande sui suoi libri.

Ci fa piacere condividere alcune domande e soprattutto le risposte di Pino Pace.

Ma i gelatai di cui tu parli Prospero e Olga sono veri? Esistono? D.D. Maneri – Palermo

Si, i due gelatai sono veri, le gelaterie sono vere, ma l'ingrediente fondamentale è che ci sia un conflitto per cui mi sono inventato i personaggi di Prospero e Olga. Gianni Rodari infatti diceva “...cosa succederebbe se...”allora mi sono chiesto proprio questo cosa succederebbe se due gelatai cominciassero a litigare fra di loro?

Ad essere sincero, solo la personalità di Olga esiste, infatti è una mia ex compagna di scuola che vestiva e si comportava proprio come la protagonista del mio Esaggelato.

Nino FerraraLe domande dei bambini sono sempre molto interessanti. La prima cosa che un bambino chiede incredulo: "Davvero sei uno scrittore?". "Sì, certo – risponde Aantonio Ferrara – ho pubblicato più di 50 libri per ragazzi, alcuni tradotti in diverse lingue!".

"Ma allora – continua il bambino curioso – se sei un vero scrittore: com'è che sei ancora vivo?". Allora Nino (così lo chiamano i suoi amici e quindi i suoi lettori), da buon campano fa gli scongiuri, facendo con le mani il segno delle corna, risponde che non tutti gli scrittori sono defunti ma che la maggior parte è viva e vegeta come lui in quell'istante.

Ecco in genere la sequenza delle domande più ricorrenti "Come fai a scrivere così bene?", "Perché scrivi libri?", "Per chi li scrivi?", "Come fai?", "Da dove parti?"

"Insegnare a vivere. Si tratta di permettere a ciascuno di sviluppare al meglio la propria individualità e il legame con gli altri ma anche di prepararsi ad affrontare le molteplici incertezze e difficoltà del destino umano".

Edgar Morin

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